Martedì Leo era...ottimista..!

Leonardo credeva alla remuntada: "In effetti il Tottenham poteva anche farcela con il Real..."
Era partito bene, anzi benissimo, anzi ottimamente. Leonardo sembrava aver ridato all’Inter quella solidità e quell’entusiasmo che dopo la “dipartita” di Josè Mourinho e l’arrivo del “freddo” Rafa Benitez si erano di colpo smarriti, facendo riaffiorare i fantasmi delle epoche buie. Nerazzurri senza nerbo e senza costrutto, a dispetto di un titolo di Campioni del Mondo per Club vinto, forse, anche per la pochezza degli avversari. Poi, le lamentele dell’allenatore spagnolo, i sassolini dalla scarpa tolti e il rimpasto di Massimo Moratti, che in un colpo solo sembrava aver risolto tutti i problemi della Beneamata, con tanto di sgarbo al Milan e ritorno sul mercato, chiuso per Rafa, spalancato per Leo, predicatore di amore e calcio champagne.

I primi, progressivi, risultati positivi in campionato parevano confermare l’intuizione di Moratti. Il cammino proseguiva, pur con sofferenza, anche in Coppa Italia, mentre in Champions la notte di Monaco di Baviera aveva impresso sull’Inter l’etichetta di squadra pazza, incredibile e, forse, imbattibile.

Così, però, non è stato. Quattro giorni quattro e tutto è tornato in discussione, Leonardo compreso. Il sorpasso al Milan fallito, con tanto di derby straperso, e la sciagurata serata di Champions League con lo Schalke 04, con tanto di cinque ceffoni stampati a San Siro, hanno fatto male, molto male.Poi ne ha prese altri 2 al ritono.Per poi perdere addirittura con il Parma.

Moratti ha provato a gettare acqua sul fuoco, elogiando Leonardo per intelligenza e capacità di ragionamento, quasi però a metterne in discussione, quelle tecniche (della serie non lo dico apertamente ma lo faccio intendere). La sensazione, quindi, è che l’avventura del tecnico brasiliano sia giunta già al capolinea…continua