VERONA - Gode di ottima salute ma per l'Inps è morto e dunque non ha più diritto alla pensione che gli è stata sospesa. Protagonista di quello che appare un pasticcio burocratico un ex muratore di Boschi Sant'Anna, nella Bassa Veronese, Giulio Marchetto di 62 anni, che dall'istituto pensionistico ha saputo di non poter più ricevere i 970 euro mensili di pensione perché passato, secondo l'Inps, a miglior vita.
Come se non bastasse l'ufficio previdenziale, in una lettera, ha chiesto agli eredi il pagamento di somme già erogate. Rivoltosi al proprio Centro di assistenza fiscale, Marchetto, come scrive L'Arena, dovrà ora produrre una serie di documenti per dimostrare di essere vivo e vegeto.
Al pensionato e a sua moglie l'intoppo sta creando notevoli problemi economici. «Chissà perché - ha detto l'uomo ai giornalisti - hanno tolto la pensione a una persona viva quando in Italia si scoprono spesso truffatori che riscuotono pensioni di congiunti morti da tempo».
L'Inps: «Niente pensione, lei è morto» E ora dovrà dimostrare di essere vivo
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