La neonata Ella Anderson nasce praticamente morta per via dell'ingente quantità di sangue persa durante il parto. Temendo effetti collaterali gravi dovuti alla mancanza di ossigeno, lo staff medico la trasferisce d'urgenza presso l'Addenbrooke's Hospital di Cambridge dove viene mantenuta in acqua e avvolta in una coperta molto fredda finché il suo corpicino raggiunge una temperatura corporea di appena 33.5°. Fantascienza? No. Il processo di congelamento nei neonati, infatti, in alcuni casi previene danni altresì irreversibili e aiuta il cervello ad auto-guarirsi. Questa storia ha un lieto fine. Dopo una degenza di 72 ore il calore del suo corpo è stato gradualmente rialzato, di mezzo grado per volta e, dopo 11 giorni, la piccola è tornata da mamma 32enne Rachel Claxton e Jason Anderson, 33.
assurdo Congelata per tre giorni: bimba "resuscitata"
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