Ci si può fidare di Tripadvisor? Il portale che pubblica recensioni su hotel e ristoranti (ma anche su attrazioni turistiche in generale) è uno degli strumenti più utilizzati dagli utenti.
Ma c'è chi punta il dito contro il sito e mette in dubbio la veridicità delle recensioni stilate dagli utenti. In trincea c'è Federalberghi che, citando il famoso centro di ricerca americano Gartner, sostiene che i pareri degli utenti di hotel e ristoranti pubblicati su Tripadvisor siano fasulli per una percentuale che oscilla dal 10 al 14 per cento. "Ciò significa che, se Tripadvisor pubblica più di cento milioni di recensioni, quasi quindici milioni sono truccate - attacca l'associazione -. In ogni caso, anche un singolo episodio, che a Tripadvisor può sembrare poca cosa, assume una dimensione rilevante per il cliente o per l’impresa che vede compromessa la propria reputazione".
È vero, lo avranno verificato molti clienti, che il giudizio di Tripadvisor assume per ristoratori e albergatori un peso sempre più importante sino a divenatre un fattore che può decretare il successo dell'azienda. "Le ultime segnalazioni bufala riguardano la pagina di commenti relativa all’hotel Regency di Roma, chiuso dal 2007 con Tripadvisor - prosegue Federalberghi - che continua tranquillamente ad accettare recensioni sulla struttura, a conferma che il famoso sito americano non effettua nemmeno un controllo minimo".
"Per capire che si tratta di una bufala, sarebbe bastato uno sguardo al contenuto della recensione mentre nonostante il cliente affermi che ci sono i lucchetti alle porte, che non c’è personale, che non ci sono ospiti, il sito accetta la dichiarazione attestante il soggiorno nel mese di giugno 2014 e pubblica il relativo giudizio. Un altro cliente, che dichiara di aver soggiornato al Regency nel marzo 2013, commenta le caratteristiche dell’ascensore, dell’impianto wi-fi, del personale, ed appioppa il relativo giudizio. Peccato che l’albergo fosse chiuso da quasi sei anni", spiega l'associazione degli albergatori che si è già rivolta all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per chiedere che Tripadvisor adotti con urgenza misure idonee a prevenire gli abusi a danno dei consumatori. Una battaglia che, vista la diffusione e l'utilizzo del sito, sembra titanica.
È vero, lo avranno verificato molti clienti, che il giudizio di Tripadvisor assume per ristoratori e albergatori un peso sempre più importante sino a divenatre un fattore che può decretare il successo dell'azienda. "Le ultime segnalazioni bufala riguardano la pagina di commenti relativa all’hotel Regency di Roma, chiuso dal 2007 con Tripadvisor - prosegue Federalberghi - che continua tranquillamente ad accettare recensioni sulla struttura, a conferma che il famoso sito americano non effettua nemmeno un controllo minimo".
"Per capire che si tratta di una bufala, sarebbe bastato uno sguardo al contenuto della recensione mentre nonostante il cliente affermi che ci sono i lucchetti alle porte, che non c’è personale, che non ci sono ospiti, il sito accetta la dichiarazione attestante il soggiorno nel mese di giugno 2014 e pubblica il relativo giudizio. Un altro cliente, che dichiara di aver soggiornato al Regency nel marzo 2013, commenta le caratteristiche dell’ascensore, dell’impianto wi-fi, del personale, ed appioppa il relativo giudizio. Peccato che l’albergo fosse chiuso da quasi sei anni", spiega l'associazione degli albergatori che si è già rivolta all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per chiedere che Tripadvisor adotti con urgenza misure idonee a prevenire gli abusi a danno dei consumatori. Una battaglia che, vista la diffusione e l'utilizzo del sito, sembra titanica.
Quante bufale su Tripadvisor
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